Art. 48 RD 1736-1933

Da Diritto Pratico.

vai all'articolo precedente: Art. 47 RD 1736-1933 vai all'articolo successivo: Art. 49 RD 1736-1933

Art. 48 RD 1736-1933 (Legge Assegni) approfondisci

Il traente, il girante o l'avallante può, con la clausola "senza spese", "senza protesto" od ogni altra equivalente, apposta sul titolo e firmata, dispensare il portatore dall'obbligo del protesto o della dichiarazione equivalente per esercitare il regresso.
Tale clausola, salvo il disposto dell'art. 45, ultimo comma, non dispensa il portatore della presentazione dell'assegno bancario, nei termini prescritti, né dagli avvisi. La prova della inosservanza dei termini incombe a colui che la oppone al portatore.
Se la clausola è apposta dal traente, essa produce i suoi effetti nei confronti di tutti i firmatari; se è apposta da un girante o da un avallante, produce i suoi effetti soltanto rispetto a costui. Se la clausola è apposta dal traente e il portatore fa levare il protesto o la constatazione equivalente, le spese restano a suo carico. Se la clausola è apposta da un girante o da un avallante, le spese del protesto o della constatazione equivalente, qualora uno di tali atti sia stato fatto, sono ripetibili contro tutti i firmatari.