Diritto Pratico:Informazioni sulla privacy

Da Diritto Pratico.


Informativa ai sensi degli artt. 13 e 14 Regolamento UE n. 679-2016 (GDPR)

Diritto Pratico è una piattaforma a fruizione libera e gratuita* pensata per offrire all'avvocato una serie di strumenti semplici per coadiuvarlo nel lavoro di tutti i giorni.

Con la presente informativa spieghiamo se e come viene eseguito il trattamento dei dati personali ovvero di tutte quelle informazioni che identificano o rendono identificabile una persona fisica e che possono fornire dettagli sulle sue caratteristiche, le sue abitudini, il suo stile di vita, le sue relazioni personali, il suo stato di salute, la sua situazione economica...

Il principio che ha guidato lo sviluppo di ogni progetto, sin dall'origine, è stato quello di evitare (quando non necessario), minimizzare (quando indispensabile), proteggere (sempre) il trattamento di dati personali.

Ad esempio l'utilizzo delle applicazioni web apps! avvocati, note di udienza e FatturaPA professionisti non richiede alcuna preventiva registrazione alla piattaforma (il ché avrebbe comportato la necessità di gestire un archivio degli utenti per consentire l'accesso ai servizi).

I dati forniti dall'utente (ad esempio per la redazione di una fattura elettronica su FatturaPA professionisti o di un ricorso per decreto ingiuntivo su apps! avvocati transitano dal dispositivo dell'utente al server (ubicato in Italia) su connessione protetta e cifrata, vengono elaborati e restituiti all'utente in pochi millisecondi. I dati che l'utente, per sua comodità, vuole "ritrovare" al successivo accesso per non doverli inserire nuovamente (ad esempio il proprio nome, il codice fiscale, l'indirizzo) sono salvati sulla macchina dell'utente tramite cookies e tecnologie assimilabili (WebStorage). Nessuna informazione di questo tipo viene salvata sul server!

Allorché la natura del servizio richieda la persistenza di alcuni dati sul server (ad esempio le verbalizzazioni di "note di udienza" che devono rimanere disponibili per 24 ore o 8 giorni; files PDF da elaborare con "apps avvocati" che devono rimanere disponibili fintanto che l'utente non abbia completato il lavoro con una specifica "app"), questi vengono mantenuti per un tempo limitato (24ore/8gg per note di udienza, il tempo della sessione dell'utente e comunque max 10min per apps avvocati) in forma crittografata.

Da maggio 2022 le sentenze fornite/caricate dagli utenti ed elaborate dalla piattaforma, ove idonee all'anonimizzazione automatica, potranno essere incluse nella Banca Dati della Giurisprudenza Civile. Il processo è completamente automatizzato e può avvenire in due modi: a) utilizzando le applicazioni che richiedono un'elaborazione remota dei files eventualmente trascinati/selezionati dall'utente sui campi che lo prevedono; b) caricando le copie informatiche delle sentenze tramite l'apposita sezione sulla home page della Banca Dati.

Le piattaforme del wiki e del dpForum sono aperte al contributo degli utenti ed è possibile registrarsi scegliendo un username e fornendo una email valida. In tal caso il trattamento è necessario per consentire all'utente di "eseguire il login" (collegarsi) e dunque essere riconosciuti dalla piattaforma. Le operazioni di trattamento sono svolte esclusivamente per via informatica per mezzo dei CMS Mediawiki (per il wiki) e Question2Answers (per il dpForum).

I dati non sono soggetti a comunicazione, diffusione o profilazione. Potranno essere divulgati alle autorità di controllo qualora la divulgazione medesima sia necessaria per ottemperare ad obblighi di legge, per proteggere la sicurezza e l'integrità dei Servizi.

Chiunque può chiedere dell'esistenza o meno di propri dati personali, ottenerne l'aggiornamento, la rettificazione e l'integrazione nonché la loro cancellazione. Qualora si ritenga leso un proprio diritto è possibile rivolgersi al Garante per la protezione dei dati personali (www.garanteprivacy.it).

Titolare del trattamento

Titolare del trattamento è la Olympia Sas di Radi Mariella & C. (P.IVA: 01428160533) con sede in Follonica, via dell’Industria 1070, proprietaria del dominio dirittopratico.it. Per ogni richiesta o informazione è a disposizione il modulo contatto.


Policy di trattamento e anonimizzazione dei dati personali nei provvedimenti acquisiti alla Banca Dati della Giurisprudenza Civile

Il Principio di Pubblicità della Giurisdizione e la Missione di Diritto Pratico

La missione di "Diritto Pratico" con la Banca Dati della Giurisprudenza Civile si fonda su un principio cardine del nostro ordinamento democratico, mirabilmente riassunto nelle parole del Garante per la protezione dei dati personali: la diffusione dei provvedimenti giurisdizionali "costituisce fonte preziosa per lo studio e l'accrescimento della cultura giuridica e strumento indispensabile di controllo da parte dei cittadini dell'esercizio del potere giurisdizionale". È in questa prospettiva di servizio all'informazione giuridica, e non a fini commerciali, che la piattaforma opera. Il trattamento dei dati personali contenuti nei provvedimenti pubblicati trova la sua solida base giuridica nel legittimo interesse del titolare, ai sensi dell'art. 6, paragrafo 1, lettera f) del Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR). L'interesse legittimo del titolare, ritenuto prevalente, consiste nel favorire la conoscenza, lo studio e la trasparenza della giurisprudenza, contribuendo così al dibattito giuridico e al controllo diffuso sull'amministrazione della giustizia.

Lo Stato dell'Arte Normativo e Giurisprudenziale sull'anonimizzazione

La pubblicazione di provvedimenti giurisdizionali online impone un attento bilanciamento tra l'interesse pubblico all'informazione e il diritto alla protezione dei dati personali. Tale bilanciamento è già stato operato dal legislatore italiano attraverso gli artt. 51 e 52 del D.Lgs. 196/2003 (Codice Privacy).

Queste norme delineano un quadro chiaro:

  1. L'art. 51 stabilisce come regola generale l'ammissibilità della diffusione, anche in forma integrale, di sentenze e altri provvedimenti giurisdizionali per finalità di informazione giuridica.
  2. L'art. 52 disciplina le eccezioni, stabilendo che l'oscuramento dei dati personali dell'interessato debba avvenire solo in ipotesi specifiche: o su richiesta dell'interessato stesso (da depositare in cancelleria prima della definizione del grado di giudizio), o d'ufficio da parte del giudice a tutela della dignità delle parti, o nei casi (come quelli relativi a minori o a materie sensibili) in cui è la legge stessa a imporlo.

Ne consegue che, al di fuori di queste ipotesi, la decisione sull'anonimizzazione di un provvedimento è una prerogativa esclusiva dell'autorità giudiziaria che lo ha emesso, la quale opera una valutazione caso per caso.

Questo principio è stato recentemente riaffermato dalla Sentenza n. 7625/2025 del TAR Lazio. Pronunciandosi sulla nuova Banca Dati Pubblica del Ministero della Giustizia, il Tribunale Amministrativo ha dichiarato illegittima la scelta di procedere a un'anonimizzazione generalizzata e sistematica di tutti i provvedimenti. Il TAR ha statuito che una simile politica, oltre a essere priva di base normativa, vanifica la funzione conoscitiva della giurisprudenza e si sostituisce indebitamente al giudice, unico soggetto titolato a compiere il bilanciamento degli interessi in gioco.

Pertanto, allo stato attuale, la pubblicazione di una sentenza in forma integrale, in assenza di una specifica annotazione di oscuramento apposta dalla cancelleria su ordine del giudice, non costituisce una violazione della normativa sulla privacy, ma una legittima espressione del principio di pubblicità della giustizia.

L'Approccio di Diritto Pratico: una Scelta Orientata alla Massima Tutela della Persona (Privacy by Design)

È proprio in questo contesto che la natura di "Diritto Pratico" quale piattaforma privata, e non ente pubblico istituzionale, assume un rilievo fondamentale. Se la sentenza del TAR Lazio ha correttamente censurato l'anonimizzazione sistematica operata dal Ministero della Giustizia, in quanto quest'ultimo è tenuto a garantire il principio generale di pubblicità come regola, un operatore privato non è soggetto ai medesimi vincoli. "Diritto Pratico", nell'effettuare il proprio autonomo bilanciamento degli interessi in gioco, compie una precisa e deliberata scelta di policy: accordare un peso maggiore alla tutela della riservatezza dei singoli e al loro diritto a non vedere le proprie vicende giudiziarie personali facilmente reperibili sul web.

Questa scelta di anonimizzazione sistematica e automatizzata non discende, quindi, da un obbligo di legge, ma da un principio fondante della piattaforma, che mira a offrire un servizio di informazione giuridica rivolto a tutti, non solo agli operatori del diritto. Resta fondamentale comprendere che il processo è automatizzato e, per sua natura, non infallibile. Proprio per questo, è stato reso estremamente semplice per qualsiasi utente segnalare eventuali anomalie.

Misure Tecniche Avanzate a Garanzia del Diritto all'Oblio

Oltre all'anonimizzazione preventiva, sono state implementate ulteriori misure tecniche per bilanciare l'interesse all'informazione con il diritto all'oblio degli interessati, in particolare per quanto riguarda la reperibilità dei contenuti tramite motori di ricerca esterni. Per impostazione predefinita, i permalink di specifiche categorie di provvedimenti non vengono indicizzati e sono quindi esclusi dalle ricerche su Google e altri motori. Nello specifico:

  • Provvedimenti risalenti nel tempo: Le sentenze la cui pubblicazione risale a più di cinque anni non sono indicizzabili, ritenendo che, salvo casi di eccezionale rilevanza storica o giuridica, l'interesse pubblico all'informazione venga meno di fronte al diritto dell'individuo a non vedere indefinitamente riproposta una vicenda che lo riguarda.
  • Provvedimenti su materie "sensibili": Indipendentemente dalla loro datazione, sono state escluse dall'indicizzazione le sentenze relative ad aree del diritto particolarmente delicate, come quelle in materia di famiglia che coinvolgono minori o i casi legati a dati sanitari.

Queste misure assicurano che, pur rimanendo accessibili all'interno della banca dati per finalità di studio (ovviamente in forma anonimizzata), tali provvedimenti non abbiano una visibilità esterna indiscriminata, attuando così una forma di tutela proattiva e automatizzata.

La Corretta Procedura per la Segnalazione e la Richiesta di Intervento

Alla luce del quadro normativo e giurisprudenziale sin qui illustrato, si potrà convenire come l'invio di una "diffida" formale, fondata su una pretesa violazione della privacy per la mera pubblicazione di un provvedimento, rappresenti un'iniziativa non solo superflua, ma spesso basata su un errato inquadramento giuridico della materia. Come esposto, la legittimità della pubblicazione integrale è la regola, mentre l'oscuramento è l'eccezione e deve essere disposta dal Giudice.

Ciò nonostante, la policy di "Diritto Pratico" è improntata alla massima collaborazione. L'interesse della piattaforma non è quello di ingaggiare un contenzioso per affermare un proprio diritto, ma quello di venire incontro, ove possibile, alle sensibilità degli utenti. L'accoglimento di una richiesta di rimozione o di oscuramento non va quindi interpretato come l'adempimento a un obbligo legale, bensì come una scelta di opportunità, in linea con la filosofia di servizio che anima il progetto.

La via maestra per qualsiasi segnalazione è e rimane l'apposito modulo di segnalazione, richiamabile cliccando sul simbolo dedicato presente in prossimità degli estremi di ogni provvedimento. Questo strumento è stato pensato per essere rapido, efficace e per risolvere la questione senza inutili formalismi, nel rispetto reciproco dei ruoli e delle competenze. Il provvedimento oggetto di segnalazione sarà automaticamente e immediatamente oscurato in attesa di revisione.


Trattamento dei dati per ricerche giurisprudenziali tramite dpChat Avvocati

Nel caso in cui l'utente richieda l'esecuzione di ricerche giurisprudenziali tramite dpChat Avvocati, un GPT personalizzato basato sulla tecnologia di OpenAI e ChatGPT, non vengono trasmessi dati personali al server di Diritto Pratico. Le ricerche giurisprudenziali vengono effettuate inviando al portale dirittopratico.it solo le parole chiave relative alla ricerca. I risultati vengono restituiti in modo strutturato a dpChat Avvocati, che li utilizza esclusivamente per rispondere all'utente. Nessun'altra informazione relativa alla chat viene trasmessa da dpChat Avvocati a Diritto Pratico.


Cookie e WebStorage policy

Cosa sono i cookies ed il WebStorage e come li utilizza Diritto Pratico

I siti moderni sono veri e propri programmi che "girano" su un server remoto e "parlano" con l'utente attraverso il browser. Come tutti i programmi, per funzionare, possono avere la necessità di registrare informazioni per averle già disponibili quando un untente torna sul sito. Queste informazioni possono essere salvate sul server stesso, dunque "in remoto", ovvero sulla macchina dell'utente, "in locale". Grazie ai cookies ed alla teclonolgia del WebStorage le "informazioni", piuttosto che essere salvate e conservate sul server, sono registrate direttamente sul computer dell'utente.

Diritto Pratico usa questi cookies c.d. "tecnici" e la tecnologia del WebStorage per salvare, su richiesta dell'utente e sulla sua stessa macchina, alcune informazioni per evitare che queste debbano essere reinserite ad ogni accesso (ad esempio i dati dell'avvocato su apps.dirittopratico.it o quelli di chi emette fattura su fpa.dirittopratico.it) oppure per "riconoscere" l'utente senza che questo debba ogni volta autenticarsi con le proprie credenziali (ad esempio sul wiki o sul dpForum).

Oltre ai cookies tecnici Diritto Pratico può anche veicolare cookies di terze parti al fine di contestualizzare gli annunci pubblicitari della piattaforma Google Adsense nella modalità senza personalizzazione (ovvero senza profilazione degli utenti) (Google Adsense).

Nessuno di questi cookies di terze parti sarà salvato sul tuo dispositivo senza il tuo preventivo consenso!

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